Come gestire le emergenze nei lavori in quota
Nell’ambito della gestione delle emergenze il Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, redatto ai sensi del D.Lgs. 81/2008, prevede le misure di prevenzione e protezione che i Datori di Lavoro sono tenuti ad attuare in termini di primo soccorso, lotta antincendio e in caso di pericolo grave e immediato, quali mezzi di riduzione del danno conseguente a persone e beni o strutture.
All’interno delle aziende queste misure vengono adottate attraverso i piani di sicurezza. I principali obiettivi di un piano di emergenza aziendale sono legati a:
- limitare i pericoli alle persone;
- prestare soccorso alle persone colpite;
- circoscrivere e contenere l’evento per limitare i danni e permettere la ripresa dell’attività produttiva.
Piano di emergenza nei lavori in quota si o no?
Il lavoratore che opera in quota, è esposto a maggiori rischi; tra i più importanti e significativi identifichiamo:
l’errato utilizzo dei sistemi anticaduta;
l’impatto contro ostacoli in fase di caduta;
la sospensione inerte;
traumi legati al sistema di arresto in caso di caduta.
La sospensione inerte è un rischio silenzioso, ma è il rischio maggiore: ci sono pochi minuti utili per intervenire, prima che il lavoratore sospeso possa riportare danni irreversibili o possa addirittura morire, a causa della compressione delle vene negli arti inferiori a causa dell’imbraco.
Laddove non sia attuabile l’intervento dei mezzi di soccorso pubblici, deve essere redatto un Piano di Emergenza che individui i soggetti incaricati del soccorso, le procedure da attuare, le attrezzature necessarie, i punti di ancoraggio da utilizzate e quant’altro necessario per garantire adeguati soccorsi, tenuto conto dello specifico stato dei luoghi.
Quindi, nel caso in cui nei lavori in quota si renda necessario l’uso di un sistema che prevede “l’arresto caduta” (che esponga il lavoratore al rischio di sospensione), all’interno dell’unità di lavoro deve essere prevista la presenza dei dispositivi di soccorso e di lavoratori che posseggano una capacità operativa in grado di garantire autonomamente l’intervento di emergenza di soccorso all’utilizzatore sospeso al sistema di arresto caduta.
L’attuazione delle misure di salvataggio richiede la presenza di almeno due operatori con adeguate competenze tecniche, formati ed addestrati, pronti ad intervenire in caso di necessità.
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